Antiabortisti folli appoggiati dal Comune – 29 mag 2010

Sabato
29 maggio
, Bergamo, si svolge “Dai luce alla vita”: cinquemila
candele accese per ricordare gli aborti avvenuti nella nostra
provincia lo scorso anno.

È
davvero incredibile.
Ma
quando la smetteranno di voler decidere sulla pelle degli altri, con
questa arroganza che non sappiamo definire altrimenti se non
rivoltante?
Ancora
una volta un’iniziativa antiabortista, organizzata dalla
cattolicissima associazione Scienza e Vita, che oggi a Bergamo mette
in piedi questa macabra commemorazione di embrioni, mentre e Brescia
nei giorni scorsi ha organizzato un convegno con tanto di psicologi
impegnati a dimostrare che l’omosessualità è una
malattia da curare.
E
sono gli stessi, non ci dimentichiamo, che mentre Eluana Englaro
finalmente trovava pace dopo anni e anni di torture mediche,
accendevano ceri e recitavano rosari perché interrompere
un’agonia inaccettabile è “contro la vita”.

Ora
accendono tante candele
quanti sono stati gli aborti nella nostra
provincia l’anno scorso, e dicono che “nonostante l’aborto sia
diventato una consuetudine il vero diritto è quello alla
vita”.
Non
se lo ricordano più, questi indegni animatori di Scienza e
Vita, che l’interruzione di gravidanza è un diritto delle
donne, sancito dalla legge, e non una “barbara consuetudine” come
ci vogliono far credere?
Chi
sono loro per permettersi di giudicare e disprezzare la scelta di
abortire, tanto dolorosa quanto legittima, fatta da tante donne?

A
rendere ancora più indecente
quest’iniziativa è il
patrocinio concesso dal Comune di Bergamo, che evidente si è
dimenticato di essere un’istituzione pubblica, che in quanto tale
dovrebbe almeno evitare di prendere parte a iniziative che mettono in
discussione le norme sancite dal diritto.
Un
anno fa, a dar vita per la prima volta alla stessa identica
iniziativa, erano stati i membri del partito neo-fascista Forza
Nuova. Comune e Curia danno il beneplacito, quindi, alle iniziative
dei fascisti di Roberto Fiore?!?

Sabato 29 maggio appuntamento ore 19 in piazza Vecchia:
le vostre candele non bruciano i nostri diritti, il corpo è delle donne!

 

Lettera aperta agli uomini: “Femminicidio” non è roba per donne!

Giovedì 29 aprile abbiamo
organizzato, come gruppo Gravid@mente
e insieme all’Università, un’iniziativa sul tema della
violenza contro le donne: si tratta della presentazione del libro
“Femminicidio”, di Barbara Spinelli.

Abbiamo deciso di scrivere
questa lettera per sollecitare a partecipare all’incontro: non solo
perché ci piacerebbe avere una sala piena di gente, come per
qualsiasi altra iniziativa si organizza, ma anche perché non
vorremmo avere una sala piena soltanto di donne.
Bella una sala piena di donne, non c’è
dubbio, ma per una volta vorremmo provare a parlare di violenza sulle
donne non solo con “noi” ma anche con “voi”: uomini.
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Presentazione libro “Femminicidio” – 29 aprile 2010

 

Gravid@mente
e il corso
"Pari opportunità e analisi di
genere"
dell’Università degli studi di Bergamo organizzano la presentazione del libro:

"Femminicidio, dalla denuncia sociale al riconoscimento
giuridico
internazionale", di
Barbara Spinelli
:
una discussione aperta sulle molteplici forme
della violenza contro le
donne.

Giovedì 29 aprile, ore 
17.30, aula 1 – Facoltà di Giurisprudenza (via Moroni, 255) – Bergamo

Intervengono: Barbara Spinelli, autrice del libro; Barbara
Pezzini, Preside della Facoltà di Giurisprudenza; Beatriz Cruz, ricercatrice Università dell’Estremadura (Spagna).


Partecipano:
Associazione Aiuto Donna,
centro antiviolenza di
Bergamo; Stefano Sarfati Nahmad, Uomini contro la violenza (Milano);  Giovanna
Vertova
,
delegata del rettore alle Pari opportunità (Università di Bergamo).
 
Al termine
della discussione presentazione di campagne pubbliche per i diritti delle donne (Macho Free Zone) a cura di Gravid@mente.

Clicca qui per leggere la recensione del libro

 

gravid@mente va a teatro… Moana Porno Revolution!

Venerdì 12 Marzo, alle 22.30 al c.s.a. Pacì Paciana, vi invitiamo allo spettacolo teatrale Moana Porno Revolution: interpretato dall’attrice Irene Serini, con la regia di Marcela Serli. 
A seguire djset "Donne sull’orlo di una crisi di…", bar, banchetti informativi e area vendita sex toys – direttamente da Betty&Books.

 

Moana Porno Revolution

Cristo è morto a 33 anni, come Moana Pozzi.
Fu crocifisso e il terzo giorno resuscitò.
Moana no.
Alta 1.78 cm, come me.
Occhi verdi, come me.
Scuola dalle suore, come me.
E basta… Coi punti in comune intendo!
Allora… 

Perchè Moana Pozzi?

Moana significa: il punto dove il mare è più profondo.
E’ forse questo può essere un modo per definire anche il suo modo di vivere il sesso: toccare il punto più profondo…
Moana però era anche una che dichiarava con semplicità disarmante che
la lussuria non è un vizio ma piuttosto un piacere, che la pornografia
è un desiderio sessuale che diventa reale, che l’oscenità è sublime.
E quando le chiesero: “Moana, perchè proprio la pornografia?”. Lei rispose: “E perchè no?”
In effetti, perchè no? E’ vietato? E’ sbagliato? E’ peccato?Nata da una
famiglia ” per bene “, educata nelle migliori scuole, bella.
Avrebbe potuto sposarsi, fare l’insegnante d’inglese, avere tre figli e un cane.
Niente da fare.
Moana era una donna in qualche modo rivoluzionaria, fondò la sua
carriera sulla violazione di quello che per altri era proibito. Ecco
perchè, Moana Pozzi! Per ricordarci che il tabù una volta creato, va
violato.


Irene Serini

25 nov. 09 – Blitz nella notte, uno striscione contro la violenza sulle donne

Bergamo, 25 novembre 2009

Uno striscione affisso durante la notte
sul cavalcavia della Colognola: contro la violenza sulle donne.
Giù le mani – Women are
strong” recita lo striscione, affisso in occasione della Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre
.
Un’azione simbolica che vuole portare
l’attenzione su un problema che coinvolge tutti, non solo le donne
che subiscono violenza.

Striscione contro la violenza sulle donne.
25 novembre 2009.
Colognola, Bergamo.

Oggi, anche a Bergamo come nel resto
del mondo, una donna su tre subisce violenza: botte, stupro, minacce
e ricatti. In otto casi su 10 la violenza viene commessa dai partner.
Mariti, conviventi e familiari distruggono la vita di migliaia di
donne, giorno per giorno, nascosti dalle mura di casa, senza che
nessuno intervenga.
Solo nel 2008, nella nostra città,
sette donne sono state uccise dai loro ex partner, che non
accettavano di essere lasciati e da minacce e pedinamenti sono
passati all’omicidio.
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25 novembre 09: agghiacciante celebrazione in Comune

L’amministrazione comunale di Bergamo
ha deciso di “celebrare” il decimo anniversario della
proclamazione della Giornata internazionale contro la violenza sulla
donne (25 novembre).
Ha così invitato la cittadinanza
a un incontro organizzato nell’aula consiliare.
Due relatori: la presidente del centro
antiviolenza presente in città e uno psicologo.
Il presidente del Consiglio comunale
apre l’iniziativa dicendo che le donne vengono maltrattate, che non
va bene, che in una società come questa in cui la televisione
trabocca di donne-oggetto seminude bisogna davvero cambiare rotta.
Attenzione: lo psicologo, seduto
accanto a lui, è uomo di indubbia fede leghista e… ogni anno
partecipa alla trasmissione televisiva “Miss Padania”, in cui
viene eletta la bellissima del reame. Le ragazz(in)e in costume
succinto fanno balletti, sfilano, si fanno guardare avanti e dietro.
Alè. In mezzo a loro lo psicologo spiega come affrontare la
prova senza paura.
È lui! Lo stesso che annuisce
mentre il rappresentante del Comune dice che ‘sta tv spazzatura non
va bene perché le donne diventano oggetti e non persone!
Indossa perfino il fiocco bianco, quello che portano gli uomini che
vogliono combattere la violenza sulle donne.
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Torneo “Tacchetti a Spillo” e 25 novembre

8 novembre ’09

QUARTO TORNEO TACCHETTI A SPILLO – Calcio a 7 femminile
centro sportivo don bepo vavassori c/o villagio degli sposi
h14 inizio partite
dalle h19 premiazione con aperitivo musicale

durante la giornata cibarie – performance artistiche – mostra fotografica

flyer torneo tacchetti a spillo 4

Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.  Una donna su tre nel mondo subisce violenza sessuale, sette stupri su dieci sono opera del partner e l'uccisione da parte degli uomini è la prima causa di morte delle donne anche in Italia, prima di incidenti e malattie. Osservando i dati statistici si nota quanto questo tipo di violenza sia diffusa anche nella nostra città: da gennaio ad oggi 172 donne si sono rivolte al Centro Antiviolenza di Bergamo e le denunce di stupri avvenuti in famiglia sono in forte e costante aumento. Solo nel 2008, tra città a provincia, 6 donne sono state uccise dai loro ex.  L'intreccio tra sesso, mondo della televisione e politica sta ora mostrando il suo lato peggiore, svelando la disparità delle pari opportunità. Che sia velina o ministro l'importante è che la donna sia un “feticcio” controllabile ed utilizzabile per mantenere l'ordine stabilito, tra le mura di casa come nei palazzi del governo, altrimenti diventa una minaccia a cui rispondere con violenza. Il potere maschile da un lato manipola e cerca di sopprimere la vitalità della donna, la sua sessualità, le sue idee, e dall'altro finge di rispondere al problema della violenza approvando le leggi razziste del pacchetto sicurezza e alimentando la paura dello “straniero”.  La violenza nei confronti delle donne non è una triste fatalità di fronte a cui rimanere inermi o a cui dedicare pensieri compassionevoli. E' un dato culturale radicato da secoli nelle culture di tutto il mondo, lo riscontriamo ogni giorno nella vita e nell'immaginario anche del nostro paese. Proprio per questo però si può combattere!

Sessismo e violenza nel web… qualche link “utile”

 da
www.femminismoasud.org

Ebbene si.
Ancora loro. Siamo obbligate a scriverne perchè tante persone amiche si
stanno iscrivendo ad un altro dei loro gruppi civetta su facebook. Il gruppo in questione parla
di violenza contro le donne. Basta abbassare lo sguardo e leggere le
pagine preferite e i link postati per capire che si tratta sempre della
stessa categoria maschilista che denigra le donne, madri, ex mogli,
ragazze stuprate, violentate. Uno dei loro siti preferiti parla di
falsi abusi. La loro passione è sostenere che le donne hanno inventato
tutto. Avrebbero inventato tutto le donne, le ex mogli, le bambine che
denunciano i padri per molestie. Il perchè lo abbiamo detto tante volte
ma se qualcun@ si fosse perso qualche puntata vi aggiorniamo con una
sfilza di link tutti da leggere. 

E’ fondamentale
che osserviate il web per quello che è: un luogo in cui le parole
possono essere usate da chiunque. Non basta leggere "no alla violenza
contro le donne" se non contestualizzate e non capite di che si sta
parlando. Non basta leggere "femminismo" perchè esistono vari siti e
spazi fasulli gestiti sempre dalla stessa congregazione che si diverte
a disorientare le persone che frequentano il web.
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In Consiglio comunale per una mozione contro l’omofobia – lunedi 28 settembre 09

Dopo il riuscito presidio del 12 settembre, una nuova mobilitazione per dire no all’omofobia.

Lunedi 28 settembre, alle 17, un presidio fuori dal Comune che poi "assedierà" il Consiglio comunale per chiedere che sia approvata una mozione contro l’omofobia.

Il testo della mozione
Bergamo, 14 settembre 2009
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Ordine del giorno urgente
Oggetto: Recenti eventi di crescente omofobia in tutta Italia
Il Consiglio Comunale di Bergamo
Visti i recenti numerosi atti omofobici accaduti in tutta Italia;
Tenuto conto della risoluzione del Parlamento Europeo sull’omofobia in Europa che:
• richiama gli obblighi internazionali ed europei in materia di diritti umani;
• considera l’omofobia “una paura e una avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità”
basata sul pregiudizio e analoga a razzismo, xenofobia, antisemitismo e sessismo;
• segnala “recenti eventi preoccupanti verificatesi in vari Stati membri” a danno di persone con
orientamento sessuale diverso dalla maggioranza;
• pensa che “occorrono ulteriori azioni a livello della UE e degli Stati membri per sradicare
l’omofobia e promuovere una cultura della libertà, della tolleranza e dell’uguaglianza tra i cittadini e
negli ordinamenti giuridici”;
• sollecita “vivamente gli Stati membri a intensificare la lotta all’omofobia mediante un’azione
pedagogica , ad esempio attraverso campagne contro l’omofobia condotte nelle scuole, le università,
i mezzi di informazione e anche per via amministrativa, giuridica, legislativa.


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