23 maggio 09, Milano: manifestazione nazionale contro il razzismo – “Da che parte stare”

 

La crisi colpisce duro, la crisi colpisce tutti:
donne e uomini, italiani e migranti. Eppure, per rispondere alla crisi,
il governo produce e sancisce differenze. È razzismo istituzionale: la
legge Bossi-Fini e il “pacchetto sicurezza” inseguono il sogno di una
forza lavoro usa e getta, vogliono ridurre i migranti e le migranti
alla perenne espellibilità. Tutti i lavoratori e le lavoratrici in
cassa integrazione, sospesi dal lavoro e licenziati vedono ogni
progetto di vita frantumarsi di fronte ai loro occhi. Tra i lavoratori,
i precari con contratti a termine e senza garanzie sono messi alla
porta per primi. Tra i lavoratori, i migranti vivono una doppia
precarietà, sanno che il permesso di soggiorno non sarà rinnovato, la
clandestinità è una minaccia più vicina, l’espulsione una possibilità
sempre presente. Per questo è ora di scegliere DA CHE PARTE STARE. Continue reading

Violenza contro le donne a Bergamo: i dati del 2008

Dati raccolti ed elaborati dall’Associazione "Aiuto donna" – www.aiutodonna.it

Nel 2008 si sono rivolte al centro antiviolenza 210 donne (53 in più rispetto all’anno precedente), di cui:

64% italiane (136 casi)
61% coniugate (130)
8% separate dal partner (18)
83% hanno subito maltrattamento psicologico (176)
68% maltrattamento fisico (143)
29% maltrattamento economico (61)
9% violenza sessuale (19)
69% maltrattamento dura da anni (145)

Chi è il maltrattatore?

61% italiani (130 casi)
60% marito (127)
17% convivente (36)
10% ex partner, marito o convivente (21)

 

I dati relativi alle condizioni economiche in cui si trovano i maltrattatori e i loro problemi "dichiarati" (tossicodipendenza, alcolismo o più spesso NESSUNO) riflettono, in proporzione all’aumento dei casi, le percentuali registrate nel 2007 (vedi post precedente).
Viene confermato, dunque, il profilo dell’uomo violento che emergeva già con i dati precedenti.
Si tratta del classico "uomo normale": marito, padre, con un livello di istruzione medio e generalmente con un posto di lavoro a tempo indeterminato.
Nessun mostro sconosciuto, nessuna figura particolare di straniero o tossicomane: la violenza è semplicemente in famiglia.